Villa 4 stanze da letto, 1459 m²

Orvieto, Terni (provincia)

La Villa consta di 21 vani distribuiti su tre piani di circa 215 Mq ciascuno. PIANO TERRA Ingresso padronale, ingresso di servizio, cucina, soggiorno, salotto, salone. PRIMO PIANO Ingresso, camera padronale, stanza armadi, salottino, seconda camera da letto, due bagni e salone della caccia. SECONDO PIANO Secondo e ultimo piano: due camere da letto, un bagno e possibilità di farne un secondo, salottino, zona lavanderia e ampio solaio. Completano la proprietà due Dependance abitabili di circa 200 Mq totali, un Magazzino, una Limonaia, un ampio Garage e due Torrette. La villa è circondata da un Parco su due livelli di circa 1 ettaro e mezzo, in parte edificabile. Il parco è attraversato per buona parte da una lunghissima ed ampia Cantina con due ingressi, di cui uno in casa ed uno nella dependance. Il tetto è stato rifatto circa 4 anni fa, il riscaldamento è a gas metano con caldaia, le porte, gli infissi e i pavimenti dell'ultimo piano sono quelli originali ma in perfetto stato. Non ci sono impedimenti alla realizzazione di una piscina. INFORMAZIONI GENERALI SULLA VILLA • ZONA: Umbria – Orvieto (Terni); • UBICAZIONE: Località Canale; • AREA: 1.459 Mq (ABITAZIONE + CASA GUARDIANO + VANI ACCESSORI); • CAMERE: 4; • BAGNI: 3/4; • N. VANI: 21; • SPAZI LIVING: 9; • PIANI: 3 (T – 1 – 2); • GIARDINO: 8.680 Mq (ove 460 Mq area casa guardiano); • SPAZI ALTRI: 8; • CATEGORIA CATASTALE: A/8; • APE: …; DOTAZIONI DELLA VILLA Parco-Giardino – Riscaldamento autonomo – Cucina abitabile attrezzata – Impianto WiFi – Impianto TV – Impianto Allarme – Cantina – Garage – Parking – Terrazze – Ingresso padronale – Ingresso di servizio – Lavanderia – Solaio – Magazzino – Limonaia – 2 Dependance – Casa guardiano – 2 Torrette. Cenno storico Costruita nel 1869 è stata per circa un secolo la residenza di campagna dei Conti Pallucco e successivamente, dal 1968, della famiglia Provani. La villa deriva il nome da Clelia Faina (1844-1930), proveniente da una famiglia di estrazione borghese che aveva tratto la sua ricchezza dall'allevamento e dal commercio di bestiame. L'acquisizione del titolo nobiliare nel 1842 e l'espansione delle proprietà fondiarie nell'Orvietano e nell'area del Monte Peglia, unite a una accorta politica di unioni matrimoniali, ne permisero l'ingresso nel ceto dirigente sia locale sia nazionale. Clelia era figlia di Claudio Faina, vittima a metà degli anni Settanta di un rapimento che fece scalpore nell'opinione pubblica, e di Giuseppina Anselmi, aristocratica piemontese, pittrice e amante dell'arte e della cultura. Si sposò negli anni Settanta con un ricco proprietario della zona, Francesco Pallucco. All'epoca del conflitto risiedeva a Canale nella villa costruita dal marito come residenza di campagna. Della vita di questa donna si conosce pochissimo: vissuta all'ombra di figure ben più “appariscenti” come la madre pittrice, il fratello Eugenio, soldato e politico, al tempo della guerra si dedicò a opere di beneficenza verso i suoi contadini e altri soldati (Fonte ISAO). La Villa è inserita nella rete regionale delle ville e dimore storiche dell'Umbria. Classe Energetica: G