Casa di campagna 1 stanza da letto, 31 m²

Bagheria, Palermo (provincia)

Affacciaturi: "un piccolo angolo di Paradiso"

“Affacciaturi” è un antico termine della lingua siciliana che vuol dire “belvedere”, ed è il modo in cui mio zio chiamava questo promontorio roccioso che si affaccia sulla valle del fiume Eleuterio nei pressi di Bagheria. Il terreno aveva una parte in piano, coltivata a limoni, e una in declivio completamente incolta: in tutto, circa 1400 mq di terra.
Quando l’ho ereditato ho cominciato a trasformarlo. Per anni, dopo il lavoro e in tutti i fine settimana, venivo qui da casa mia a Palermo (20 minuti di strada), mi cambiavo e iniziavo a lavorare. Con molto amore e tanto sudore ho dissodato a mano tutto il fianco della montagna che scende dal monte Giancaldo verso il fiume: ho rotto la dura roccia, creato scale, camminamenti, terrazze dove ho portato nuova terra, piantato alberi, ortaggi e fiori, installato un sistema di irrigazione in tutto il terreno Ho inserito molte immagini sul sito in modo che si possa sperimentare davvero un tour virtuale dettagliato della proprietà (si può anche vederne una versione video sintetica su YouTube all’url https://youtu.be/wniuua1Q7KQmI).
Mi sono occupato anche delle aree limitrofe incolte, creando una cintura antincendio priva di arbusti con barriere naturali costituite da grandi fichi d’india ricchi d’acqua. Ho sistemato anche il vialetto semi­-privato che collega la strada provinciale con la casa, regolarizzando e consolidando il fondo, piantando oleandri, acacie, un carrubo, un salice, agavi e yucche; con 14 camion di pietre di cava ho creato uno slargo recintato per il posteggio.
Il terreno in piano è recintato con un’inferriata su disegno che segue il profilo irregolare del terreno, con una sorta di “prua” che si protende a sbalzo sulla punta del terrazzo grazie a un telaio di travi in cemento armato a sbalzo ben radicate nella roccia. Viene così rafforzata la vocazione originaria di belvedere del sito. Tutti gli elementi metallici – ringhiere, inferriate, recinzioni – sono rifiniti con due mani di smalto ferro-micaceo. Il terrazzo principale (circa 65 metri quadrati), pavimentato con robusto grés porcellanato opaco a imitazione del cotto, è sovrastato in parte da una pergola in ferro, completamente ricoperto da un fitto manto di gelsomino azorico e vite americana, oltre che dalla chioma di tre ulivi che fanno da spalliera a una panchina in ferro e legno. Un grande tavolo a cui possono sedere comodamente 16 persone, sedie a sdraio e una amaca che sembra sospesa fra il cielo e la valle completano l’arredo esterno. Nel terreno che circonda il terrazzo e la casa e in grandi vasi e aiole prosperano 2 limoni, 2 mandarini, 3 aranci, 1 mimosa argentata, 1 albero di fichi, 1 kalanchoe, 1 palma nana, 1 ficus, una rosa rampicante; e poi gerani, pitosfori, ibiscus, la lantana, un glicine, un grande rosmarino, molte piante grasse di vario tipo. Il vialetto di ingresso, che collega il portoncino sulla strada semi-privata al terrazzo e alla casa, è coperto da una pergola a botte di bouganville e gelsomino azorico. Una comoda gradinata in curva si apre sulla valle scoprendo un panorama che va da Misilmeri e dai rilievi del centro della Sicilia fino a Palermo, a Monte Pellegrino (quello che Goethe definì “il più bel promontorio del mondo”) e al mare, il cui orizzonte si distende poi fin quasi a capo Zafferano. Sembra di essere in volo, eppure ben radicati sulla roccia, fra gli aromi delle erbe aromatiche e dei fiori, e l’orizzonte del mare a dare senso a tutto.
Nella parte in piano, grazie anche a mio figlio architetto, ho costruito una casa piccola (31 mq netti, senza tutti i muri, 42 mq con le murature) ma completa e molto confortevole, con un bel giardino intorno e un grande terrazzo davanti. La casa ha struttura in cemento armato e solide fondazioni a travi rovesce nella roccia, tanto da disporre di un certificato di idoneità antisismica sovradimensionato, verificato a 1600 Kg/cmq come fosse in zona sismica 9 anche se è in zona 2. Grazie alla struttura e alla compatta roccia sottostante, la casa non soffre alcun problema di umidità di risalita. Le murature in blocchi isolanti di calcestruzzo con pomice e due camere d’aria, uno spesso isolamento termico in polistirene ad alta densità con massetto di pomice da 20 cm nel solaio superiore, insieme ai serramenti con vetrocamera e alla climatizzazione con pompe di calore, assicurano un microclima interno perfetto sia d’inverno che d’estate, microclima cui la classe energetica G attribuita d’ufficio all’immobile non rende giustizia.
Al di sotto della casa una grande cisterna in cemento armato da 10.000 litri con autoclave assicura una cospicua riserva d’acqua, che comunque non manca mai grazie al collegamento fisso a un pozzo artesiano.
Le finestre e la porta di ingresso, corazzata, sono protette da robuste inferriate su disegno, a prova di effrazione. La casa ha una zoccolatura in pregiata pietra a spacco che in alcuni punti ricopre l’intera parete salendo fino al terrazzo superiore.
La casa è luminosa e completamente arredata. La distribuzione interna prevede un disimpegno d’ingresso, un soggiorno-cucina con due finestre angolari strategicamente aperte sulla valle, due divani letto, una poltrona a dondolo, tavolo e tv, un disimpegno con porta scorrevole, un bagno a L e una camera da letto matrimoniale con armadio e ripostiglio a soppalco. Nel dislivello fra il livello della casa e il terrazzo con la “prua” sono ricavati quattro ampi ripostigli per il ricovero di attrezzi ed arredi, chiusi da sportelli di ferro zincato. Una scala in ferro esterna su disegno, quasi completamente rivestita da un grande gelsomino giapponese, collega il piano terra al terrazzo superiore, grande quanto tutta la casa e coperto in parte da una robusta pergola a volta a botte ribassata, con struttura principale in ferro e secondaria in canne di bambù imputrescibile su cui è cresciuta nel tempo una splendida bignonia. Il terrazzo (circa 40 metri quadrati) è arricchito da un tavolo con sedie, sedie a sdraio e una grande amaca. Dall’alto, il paesaggio è, se possibile, ancora più ampio, interrotto solo dalla montagna retrostante. Le albe e i tramonti spesso sanno commuovere. Di notte, le stelle sono ancora più vicine.
Il vialetto di ingresso, il terreno che circonda la casa e i due terrazzi sono illuminati con lampade da esterno su pali o incassate nel rivestimento in pietra.
La parte in declivio della proprietà collega la parte in piano dove sorge la casa  con la strada sottostante che costeggia il fiume Eleuterio. I terrazzi che ho creato, collegati dalle scale che ho realizzato con la roccia cavata dal fianco della montagna e con blocchi di calcarenite, ospitano piante e alberi di vario tipo: ulivi soprattutto, che fra l’altro danno un ottimo olio, quello che usiamo per noi tutto l’anno e distribuiamo in parte ai parenti. Crescono anche vari alberi da frutto e molti ortaggi, oltre a piante prettamente decorative: grandi agavi, piante da fiore, persino conifere, e molte grandi piante di capperi. Il terreno è pensato come un paesaggio in miniatura, variato per colori, odori e percorsi. La grande fossa Imhof è completamente interrata e invisibile, e non ha mai dato problemi. Un discreto sito di compostaggio assicura la concimazione biologica del terreno.
La casa è regolarmente accatastata, non ha ipoteche di alcun tipo ed è in regola con tutti i permessi, anche quello di inserimento paesistico vista la vicinanza al fiume: come si vede dalle foto l’intera proprietà, infatti, con la casa e le terrazze, è studiata per essere virtualmente invisibile ed inserirsi organicamente nel paesaggio.
La spiaggia più vicina è a 8 minuti d’auto (meno di 2,5 km in linea d’aria). Il centro storico di Palermo, intendo proprio il Palazzo dei Normanni, che è fra i patrimoni dell’umanità con la sua meravigliosa Cappella Palatina, con il suo grande giardino di palme e le case romane mosaicate, si raggiunge in 28 minuti d’auto dal cancello di Affacciaturi (13 km in linea d’aria). Potete trovare facilmente Affacciaturi su Google Maps: basta digitare “Viale Maserpasi”.
Chiunque l’abbia vista l’ha definita un piccolo angolo di paradiso. Lo è davvero, anche perché ho dedicato con amore a questo luogo una buona parte della mia vita. Vorrei venderlo a qualcuno che ne apprezzi la magia e la pace profonda, e che gli consenta di continuare a vivere e dispensare gioia.