Dimora storica 14 stanze da letto, 1200 m²

Vacone, Rieti (provincia)

sabina

IL CASTELLO DI VACONE

In Italia c'è un luogo speciale lontano dalla frenesia del mondo moderno, eppure vicino a Roma.
È ​​il Castello di Vacone.
È così antico che anche le pietre hanno dimenticato la loro origine. Un luogo dove l'aria è così cristallina, la luce così brillante che gli occhi fanno fatica a rimanere aperti durante le abbacinanti giornate di sole. Un luogo dove il silenzio è così infinito da sembrare quasi una melodia. Un luogo con una storia così antica, più di 1000 anni, la cui memoria si perde nella notte dei tempi.
Re, conti, duchi, papi, hanno camminato tra quelle antiche mura, pregato nella silenziosa cappella, riposato i loro corpi stanchi sotto il leccio secolare.
Tutto è magia. Tutto è mistero. Tutto è affascinante.
Il Castello si trova in uno dei tanti piccoli borghi italiani dove la gente vive ancora come cento anni fa. Non c'è traffico, né rumore, né inquinamento. I pochi abitanti vivono serenamente e immersi in una natura di straordinaria bellezza.
Il Castello domina il centro il piccolo borgo medievale di Vacone che si trova nel Lazio (sui Monti Sabini), a solo un'ora di auto da Roma e dai suoi aeroporti (70 km, circa 45 ml).
Nel borgo vivono circa 50 persone e c’è una sola strada di accesso che si diparte dalla strada provinciale. Arrivati in cima si può godere di una straordinaria vista panoramica sulla valle e sulla catena collinare circostante. La zona è nota per la sua natura incontaminata e tranquilla, l'economia ancora per lo più agricola e per l'assenza di inquinamento industriale.
Il Castello è in cerca un gentiluomo o una gentildonna che lo ami, se ne prenda cura e lo riporti al suo antico splendore. E finalmente il silenzio si spezzerà e nelle stanze silenziose risuoneranno canti e voci. Tutto tornerà alla vita.
Un luogo magico e affascinante che potrebbe essere un vero e proprio regno, oltre che un’oasi di tranquillità, per chi decidesse di acquistarlo.

DESCRIZIONE
Il Castello è composto da due edifici, una corte-belvedere e un giardino. È stato riconsolidato strutturalmente nei primi anni '90 (furono rifatti gli impianti: elettrico, idraulico e di riscaldamento) ma oggi necessita di interventi di ristrutturazione.
L'area sulla quale insiste il complesso è di circa 1660 mq, posta sulla sommità del centro storico ed interamente contornata da cinta muraria. Ha un doppio ingresso: il principale dalla piazza del Municipio ed uno retrostante, come accesso "carrabile" alle scuderie. I corpi di fabbrica, che misurano complessivamente circa 1500 mq, sono due: uno padronale ed uno di servizio. L’edificio padronale è costituito da tre piani di cui due fuori terra che insistono su una superficie di circa 350 mq. Il terzo al piano interrato, in cui si trovano le antiche cucine e che fino agli anni ’90 era adibito a ristorante, vi si può accedere anche dalla via principale del borgo.
All’interno dell’edificio principale si trovano ampie stanze di rappresentanza, per lo più affrescate e con soffitti a cassettoni.
Il secondo edificio, insiste su una superficie di circa 125 mq ed è diviso da quello principale da una corte interna. Si sviluppa su tre piani fuori terra ed è collegato con le scuderie dalle quali si accede dall’entrata carraia.
I pavimenti sono per lo più in cotto dell’epoca, la copertura del tetto è con falde a padiglione e manto a coppi.
Una torretta di avvistamento accessibile dal secondo piano è situata sull’estremità nord.
Tutta la struttura è in buone condizioni.
Il Castello rappresenta un'eccellente opportunità per essere trasformato in hotel/centro congressi, centro di ritiro/silenzio dei quali sicuramente, può aggiungersi un ristorante.
È possibile convertire il Castello in "Antica Dimora" in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Culturali Italiani. Ciò significa sarebbe possibile ottenere prestiti agevolati e finanziamenti per il restauro.
Un cenno particolare merita il giardino retrostante occupato per poco meno della metà della sua superficie dalla chioma eccezionale di un leccio plurisecolare che costituisce uno dei maggiori pregi naturalistici e ambientali offerti dalla zona che è collegato alle scuderie.

CURIOSITÀ
Nel Castello ci sono molti luoghi particolari: una finestrella segreta su una chiesa adiacente dove è possibile assistere alla Messa; una grandissima cisterna sotterranea per l'acqua piovana di circa 5000 litri.

STORIA
Il Castello di Vacone ha origini preromane. È infatti possibile che sull'acropoli del colle sorgesse un antico santuario dedicato alla dea sabina Vacuna, da cui il castello prende il nome.
Le prime notizie sul castello risalgono al Medioevo. Infatti nel 1027 Susanna di Landolfo e Taxia e il marito Attone cedettero tutta l'eredità dei genitori nel castello di Vacone al monastero di Farfa. Successivamente passò alla famiglia Ogdolina che lo vendette a Papa Gregorio IX nel 1237. Nel 1364 il castello passò agli Orsini e nel 1518 Cecilia Orsini lo diede in dote ad Alberto Pio di Savoia. Poi passò per via ereditaria ai Caetani, che nello stesso anno lo vendettero al conte Gasparo Spada. Nel 1724 il castello fu venduto al nobile Nicolò Clarelli i cui discendenti lo abitarono fino a quando non lo vendettero alla famiglia Cirillo nel 1990.