Il 2022 è stato un anno positivo per il mercato immobiliare italiano. La difficile congiuntura globale non ha influito negativamente sul numero delle compravendite di abitazioni che hanno registrano numeri in aumento rispetto all’anno precedente.

A preoccupare sono invece le prospettive per il 2023: secondo le stime dell’istituto Nomisma, il nuovo anno vedrà una diminuzione dei rogiti di oltre il 13%, un dato penalizzato soprattutto dall’incertezza economica e dall’incremento del costo del denaro che inevitabilmente vedrà restringere la platea di chi potrà accedere al credito.

Mercato immobiliare 2023: lo scenario economico

Dopo un 2021 caratterizzato da una forte crescita economica a livello mondiale (anche a livello italiano) la crisi ucraina e la conseguente tempesta energetica ha generato nel 2022 un rallentamento della ripresa che ha spinto al rialzo l’inflazione generando azioni da parte delle banche centrali che per contrastarla hanno adottato politiche restrittive con l’obiettivo di ridurre la liquidità in circolazione.

Il risultato è stato quello di un aumento del costo del denaro che impatta già negativamente sul mercato immobiliare, ed in particolare in quello italiano dove gli operatori si preparano ad assistere nei prossimi 12 mesi ad una drastica riduzione delle intenzioni di acquisto e di richieste di mutuo residenziale; previsioni queste che l’Istat ad oggi definisce certe.

Mercato immobiliare italiano: opportunità dagli acquirenti esteri

Lo scenario economico descritto per il mercato immobiliare italiano comporterà quindi una probabile diminuzione delle vendite e un andamento dei prezzi che rimarranno sostanzialmente stabili.

Come stima Fimaa (Federazione italiana mediatori creditizi) – questa tendenza dei prezzi continuerà però a favorire gli investitori stranieri: i valori degli immobili italiani sono infatti cresciuti meno negli ultimi anni rispetto agli altri Paesi e le prospettive di valori stabili nel medio termine continuerà a rendere appetibile l’acquisto.

Queste stime sono confermate anche da Eurostat che recentemente ha fotografato il trend dei prezzi in Ue delle abitazioni: negli ultimi dieci anni nell’Unione si è registrato in media un incremento dei prezzi del 37%. Ventitre Stati membri registrano variazioni positive, mentre registrano diminuzioni tre Paesi (i dati relativi alla Grecia non sono disponibili).

Purtroppo l’Italia è il fanalino di coda: gli immobili in Italia negli ultimi dieci anni hanno registrato in media un calo del 13%.

In questo scenario, dove i prezzi degli immobili restano stabili e le possibilità di acquisto da parte degli italiani si riduce, diventa interessante sia per gli agenti immobiliari sia per i privati valutare le possibilità di vendita che arrivano dalla clientela internazionale.

Stiamo parlando di una fetta di mercato in costante crescita che negli ultimi tre anni – in base ai dati registrati dal portale immobiliare Gate-away.com – ha visto le richieste di abitazioni italiane da parte di cittadini esteri in salita del +126% a/a.

Una vasta platea di acquirenti che in virtù del maggiore potere d’acquisto e spinti da quotazioni immobiliari sensibilmente più basse rispetto ai loro paesi di origine, decidono di investire in Italia ed acquistare una proprietà per le più svariate motivazioni: per trascorrere la loro pensione in Italia, per cambiare vita o semplicemente per periodi di vacanza.

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Proporre il proprio immobile in vendita in questo mercato, attraverso la pubblicazione di un annuncio su un portale internazionale come Gate-away.com, significa quindi incrementare sensibilmente le opportunità di vendita: l’annuncio sarà visibile ad una platea di compratori internazionali di 150 paesi nel mondo che nei prossimi mesi continueranno a scegliere l’Italia per la loro nuova casa.

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