Comprare una casa facendo la trattativa a distanza, addirittura senza presenziare al rogito, è possibile.

Ecco il quarto “mito da sfatare” che gli agenti immobiliari: avere a che fare con gli acquirenti stranieri è difficile a causa della distanza.

4° mito da sfatare: la trattativa a distanza è problematica

Gli acquirenti esteri cercano la casa da acquistare guardando gli annunci nel tempo libero, magari quando sono sul divano a rilassarsi. Sono assolutamente disposti a viaggiare per visionare la casa e concludere le transazioni in loco. A volte, però, non è possibile per loro farlo. E ciò non comporta alcun problema.

Grazie a nuove tecnologie, sempre più sviluppate, il processo di acquisto per gli acquirenti esteri viene agevolato e le distanze abbattute.

“Le immagini nel mondo immobiliare – commenta il professor Emanuele Frontoni, professore ordinario di Informatica all’Università di Macerata e co-director del VRAI Vision Robotics & Artificial Intelligence Lab – costituiscono uno dei principali metodi di vendita o sistema di supporto alla vendita o contenuti che aiutano la comunicazione alla vendita. Su questo settore il miglioramento automatico, l’analisi della qualità e la descrizione, stanno rivoluzionando un intero modo di pensare al concetto stesso di immagine. Da una foto dell’immobile si potranno generare video, visualizzazioni immersive, o dai video delle foto. Probabilmente però i contenuti generati non saranno più completamente realizzati dall’uomo, ma nasceranno all’interno della nuova visione di collaborazione tra uomo e intelligenza artificiale”.

Così come i sistemi di traduzione che consentono alle due parti – venditore e possibile acquirente – di scrivere entrambi nella propria lingua madre. Ma su questo torneremo più in là.

Lo stato di emergenza sanitaria mondiale che abbiamo vissuto per un lungo periodo e che ha impedito a tutti di viaggiare lo conferma: gli acquirenti esteri hanno comunque avviato e soprattutto concluso delle trattative immobiliari. Come è stato possibile?

Comprare una casa a distanza, senza presenziare al rogito è possibile.

Uno straniero che vuole acquistare un immobile a distanza ha bisogno di una persona di fiducia, di un rappresentante legale italiano, che gestisca i rapporti per suo conto.

E questo avviene grazie alla procura. Un atto con cui un soggetto (l’acquirente) autorizza un altro soggetto di sua fiducia, a compiere uno specifico atto giuridico nel suo interesse. Le procure possono di due tipi: generali o speciali.

  • Procura generale: È un atto in cui l’interessato affida al rappresentante la gestione di tutti i suoi affari, sia presenti sia futuri. La procura generale è rilasciata a tempo indeterminato ed è efficace fino alla sua revoca;
  • Procura speciale: La procura speciale è invece l’atto con cui l’interessato affida al rappresentante la gestione di una parte specifica dei suoi affari. La procura speciale cessa di avere efficacia nel momento in cui l’incarico particolare, per il quale è stata rilasciata, si conclude.

Come si ottiene la procura per una trattativa immobiliare?

La procedura è rilasciata dal Paese in cui l’acquirente straniero risiede e l’iter cambia nel numero di passaggi da paese a paese. Una volta emesso l’atto di procura internazionale (nella lingua del richiedente) in cui sono riportate le informazioni sui dati catastali dell’immobile e l’identificazione dei proprietari, viene spedito tramite corriere insieme alle firme in originale. Poi si effettuano la traduzione in italiano e i passaggi necessari per dare all’atto un’efficacia giuridica.

In attesa di proseguire con la rubrica, ricordiamo le “puntate precedenti”.

Nel primo articolo avevamo visto come una delle affermazioni più diffuse tra gli addetti del settore – “le mie proprietà in portafoglio non sono adatte al mercato estero” – fosse smentita dai dati del mercato.

Il secondo mito si concentrava sulla convinzione che gli acquirenti esteri cerchino casa in Italia solo in località famose o rinomate. Vuoi sapere dove davvero cercano casa? Clicca qui

L’articolo sul terzo “falso mito” riguardava l’idea che gli acquirenti esteri acquistino solo case di lusso. Leggi qui