L’Italia sulla questione Gender Gap si attesta al 79esimo posto nel 2023, perdendo 13 punti in classifica rispetto al 2022 e 2021 in cui era alla 63esima posizione. Questo scenario emerge dal WEF Global Gender Gap Report 2023 che evidenzia come l’aumento della partecipazione economica delle donne e il raggiungimento della parità di genere nella leadership aziendale, e anche nei governi, diventi fondamentale per affrontare i divari di genere più ampi in famiglia, società ed economia.

Il team di Gate-away.com, guidato da una delle cofondatrici dell’azienda e manager Cho, Annalisa Angellotti, si sta confrontando su questa tematica.

“In Italia la cultura dell’accudimento vede ancora come protagonista quasi unicamente la donna – anticipa così, il problema cardine, Annalisa Angellotti – E anche dal punto di vista aziendale, attualmente lo Stato italiano non garantisce nulla: sulle imprese grava il disequilibrio che si crea in caso di sostituzione per maternità. Il confronto con altre realtà europee è spiazzante: in certi paesi il congedo dopo la nascita dei figli spetta sia alle donne sia agli uomini e fino al compimento dei 3 anni”.

L’Italia scivola di posizioni Gender Gap, nonostante la strategia di genere sia considerata essenziale per attrarre i migliori talenti e garantire prestazioni economiche, resilienza e sopravvivenza a lungo termine.

Gender Gap in azienda, il progetto

Come rappresentante del mondo del Real Estate, Annalisa Angellotti sta collaborando, con la Cdo Marche sud, a un tavolo sulla parità di genere, in un progetto che ha lo scopo di migliorare la posizione delle donne nel mondo del lavoro: “Una condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace” (Agenda 2030, Obiettivo 5).

Inizialmente è stato creato un video in cui sono intervenuti Annalisa Angelloti insieme a Giordana Camerata, consulente aziendale di welfare aziendale; l’imprenditore Marco Amicucci ed Emanuele Frontoni (professore ordinario all’Università di Macerata) che hanno espresso la loro opinione sulla parità di genere.

Giordana Camerata, Emanuele Frontoni, Marco Amicucci e Annalisa Angellotti

Uno degli obiettivi del gruppo di lavoro sarà la sottoscrizione di un protocollo a livello europeo che partirà dallo studio sull’inserimento delle donne nel mondo del lavoro, gli effetti della gravidanza e la conseguente cura dei figli. Il progetto sarà coadiuvato da ricercatrici di università svedesi, norvegesi, finlandesi e austriache. Previsto anche il coinvolgimento di centri di ricerca italiani e di avvocati esperti nell’ambito.

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Angellotti attualmente ha chiesto al team di Gate-away.com di riflettere sulla tematica: su esperienze, passate e presenti; cosa comporta secondo loro l’appartenenza di genere, nel mondo del lavoro e nella società.

Il risultato di queste riflessioni lo pubblicheremo la prossima settimana.