Si torna a viaggiare in Italia. Il blocco dell’Italia si sta allentando e il 3 giugno 2020 ha segnato un importante passo avanti. Ora è possibile spostarsi senza restrizioni (o quasi) tra le regione italiane e, soprattutto, sono stati riaperti i confini nazionali.
Ma chi può venire in Italia? È necessaria la quarantena per uno straniero che entra nel nostro Paese? Ecco le risposte alle domande più frequenti che gli stranieri e coloro che lavorano nel mondo del turismo e dell’immobiliare si stanno ponendo.
Tenendo conto che queste informazioni possono cambiare molto velocemente, visto il particolare periodo che stiamo vivendo, ecco qui le risposte di Gate-away.com
Chi può entrare in Italia?
Dal 3 giugno possono entrare in Italia tutti i cittadini che provengono dai Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Ungheria. Ma anche se si proviene dal Regno Unito e dall’Irlanda del Nord, da Monaco e Andorra, Città del Vaticano e San Marino.
Gli altri paesi comunitari consentono lo spostamento dei cittadini?
“Ovviamente ci riferiamo alla legge italiana. – precisa l‘avvocato Alessandro Clemente, esperto in transazioni immobiliari per gli stranieri che vogliono comprare casa in Italia – Ciò significa che, seppure il nostro Paese permetta di entrare a chi proviene da una di queste nazioni, potrebbe non essere vero il contrario. Non è detto che tutti questi Paesi attualmente permettano a loro volta ai loro cittadini di uscire dai propri confini o recarsi in Italia e senza essere soggetti a quarantena al loro rientro in patria. Non tutti i Paesi europei hanno riaperto le frontiere”.
Ue: la riapertura progressiva senza restrizioni, dal 15 al 30 giugno
Chi arriva in Italia, ad ogni modo, non è più soggetto alla quarantena di 14 giorni. A meno che non sia stato in Paesi diversi da quelli sopra indicati nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Italia. Ad esempio, una persona che deciderà di viaggiare in Italia dalla Francia il 14 giugno sarà soggetta all’isolamento fiduciario se è entrata in Francia dagli Stati Uniti il 4 giugno. Al contrario non sarà soggetta all’isolamento se il trasferimento dagli Stati Uniti alla Francia è avvenuto prima del 30 maggio o se è rimasta ad esempio in Germania tra il 31 maggio e il 13 giugno.
A livello comunitario (area UE/Schengen) la riapertura senza restrizioni avverrà progressivamente dal 15 al 30 giugno. Ogni Paese la regolamenterà in modo indipendente con ciascuno degli altri paesi. Così, ad esempio, anche se secondo la legge italiana, tedeschi e svizzeri possono già venire in Italia dal 3 giugno; invece loro riapriranno all’Italia solo a partire dal 15 Giugno.
Una volta in Italia, gli stranieri posso viaggiare in tutto lo stivale senza restrizioni?
Ovviamente sì. Anche loro hanno la stessa libertà di movimento di cui godiamo noi senza condizioni quasi ovunque, da una regione italiana all’altra. Con l’eccezione di qualche regione che richiede la registrazione tramite il sito ufficiale o l’app come la Sardegna, la Puglia e la Calabria. Anche il Lazio ha posto delle restrizioni. Il Governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha infatti messo un’ordinanza restrittiva che vieta a chiunque abbia sintomi respiratori e febbre (temperatura > 37,5°C) di muoversi o entrare nel territorio. Lo stesso vale per la Campania. In ogni caso, sarà sempre necessario rispettare le misure del distanziamento sociale e sanitarie.
E chi proviene da un Paese diverso da quelli sopra citati?
I cittadini provenienti da tutte le altre destinazioni non potranno entrare in Italia prima del 1° luglio, quando l’Europa aprirà i suoi confini anche ai paesi extra UE. Ma anche in questo caso, ciò non significa che lo stesso varrà automaticamente anche per questi ultimi.
“Per esempio – continua l’avvocato Clemente – il Sudafrica, che è ancora in lockdown, ha in programma di far ripartire dal prossimo mese di luglio solo i voli interni e gli ultra sessantacinquenni comunque non potranno volare fino a nuovo avviso”.
In ogni caso è sempre possibile raggiungere l’Italia per comprovate esigenze lavorative, urgenza assoluta o motivi di salute.
Cosa succede se si deve transitare da altri paesi europei per raggiungere l’Italia?
“Quando si viaggia in auto attraverso altri Paesi europei per raggiungere l’Italia, i funzionari possono chiedere i documenti di transito durante il controllo alle frontiere – conclude Clemente – che potrebbero consistere anche semplicemente in un autodichiarazione di viaggio. Ma consiglio di controllare sempre i siti ufficiali del Ministero della Salute e/o del Ministero degli Affari Esteri per tutte le informazioni più dettagliate e puntuali sul/i paese/i che si intendono attraversare”.
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