Dal 7 all’11 ottobre si è svolto a Salamanca, Spagna, un importante evento dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale dei paesi europei: il CultourGastronomy. Questo incontro ha coinvolto esperti e rappresentanti di diverse nazioni, tra cui Italia, Grecia, Bulgaria, Francia, Spagna e Portogallo, con l’obiettivo di promuovere e preservare il patrimonio culturale intangibile, in particolare nei settori della ristorazione e dell’agricoltura. Annalisa Angellotti, cofondatrice e Cho manager di Gate-away-com, è stata invitata all’evento internazionale come rappresentante dell’Italia, in qualità di esperta di comunicazione verso l’estero e per il lavoro costante del portale immobiliare nella promozione delle peculiarità del Belpaese.

L’Importanza del patrimonio immateriale

Il patrimonio immateriale dell’Italia è composto da tradizioni, usanze e competenze che si tramandano da generazioni, come le antiche ricette culinarie e i metodi di lavorazione artigianale. Questo evento a Salamanca ha rappresentato un’occasione per condividere le diverse esperienze e per sviluppare progetti concreti a supporto delle piccole e medie imprese (PMI) che operano nei settori Ho.re.ca e agricoli, mettendo in risalto l’importanza di questo patrimonio come strumento di promozione culturale e turistica.

Collaborazioni Internazionali

Il CultourGastronomy ha visto la partecipazione di esperti e consulenti, specializzati in progetti europei, provenienti da diversi paesi, ospitati dall’Università di Salamanca, per cui ringraziamo Eva Lahuerta-Otero e Xavier Melgosa Arcos. Così come i nostri ringraziamenti vanno all’Università Politecnica delle Marche, soprattutto i professori Silvio Cardinali e Barbara Kulaga per aver dato l’opportunità ad Angellotti di rappresentare l’Italia all’evento di Salamanca.

“Ci sono stati paesi, come la Grecia e la Bulgaria – continua Angellotti – che, pur avendo un numero inferiore di prodotti tipici rispetto all’Italia, dimostrano una grande dedizione nella tutela del loro patrimonio immateriale, riconoscendone l’alto valore culturale e commerciale”.

Il progetto: formazione e valorizzazione

L’obiettivo del progetto presentato a Salamanca era duplice: sviluppare un metodo di formazione per piccoli agricoltori e operatori della ristorazione e fornire loro le competenze necessarie per avviare e promuovere le loro attività nel rispetto delle tradizioni e dei disciplinari legati ai patrimoni immateriali riconosciuti dall’UNESCO.

“Per esempio la presentazione del tortellino bolognese ha sottolineato non solo l’importanza del prodotto in sé, ma anche il valore della tradizione legata alla sua lavorazione. La capacità di preservare e promuovere queste tradizioni è stata identificata come uno dei punti di forza per distinguere i prodotti italiani ed europei sul mercato globale”.

L’esperienza della nostra Valentina Bianconi e il valore della gioventù

Durante l’evento è stato riconosciuto il fondamentale apporto di giovani professionisti, tra cui Valentina Bianconi, del team marketing di Gate-away.com. Ciò testimonia il valore che il progetto attribuisce alle nuove generazioni, capaci di innovare e promuovere il patrimonio culturale italiano attraverso approcci moderni e internazionali.

Con l’associativismo si ottengono i maggiori risultati

L’evento di Salamanca ha rappresentato un passo importante verso la creazione di una rete internazionale dedicata alla valorizzazione del patrimonio immateriale, in cui l’Italia, grazie al suo ricco patrimonio culturale, potrebbe giocare un ruolo centrale.

“Ma noi italiani – conclude Angellotti – dovremmo prima imparare qualcosa dagli altri paesi, come la Francia e la Spagna, per esempio: la capacità di fare associativismo interno tra i protagonisti dei vari settori. Sono stata piacevolmente colpita dalla forza della rete nazionale di queste realtà, della loro fare squadra e di considerate competitor i produttori di altri stati. Di fatti, sono anni che con Gate-away.com proviamo a diffondere questo concetto vincente alle agenzie immobiliari”.

Sbocchi futuri e opportunità del patrimonio immateriale

Grazie alle collaborazioni internazionali avviate durante l’evento, è emerso un percorso chiaro per la formazione di nuovi imprenditori nel settore agricolo e ristorativo. Questi corsi offriranno una preparazione pratica su come avviare e gestire un’attività in conformità con le normative europee, fornendo competenze su certificazioni come l’HACCP e sulla promozione del patrimonio immateriale.

L’obiettivo principale è formare professionisti che non solo puntino sull’eccellenza dei prodotti, ma che comprendano anche l’importanza della tradizione e del rispetto dei disciplinari. Questo approccio permetterà alle PMI di distinguersi, puntando sulla valorizzazione del patrimonio immateriale come strumento di promozione e di attrattiva per un pubblico internazionale.

Il ruolo di formatori

A seguito della partecipazione all’evento spagnolo, Angellotti e Bianconi hanno acquisito il titolo di trainer per la valorizzazione del patrimonio immateriale, per formare addetti ai lavori che puntino sull’eccellenza: dall’ideazione alla creazione, fino alla gestione dell’attività. I corsi forniranno la metodologia che si baserà su un iter europeo che privilegia l’originalità.