Ti sarà capitato almeno una volta di ricevere una mail o un messaggio da un potenziale acquirente straniero con la classica frase: “Vorrei maggiori informazioni sull’immobile.”
E lì, la domanda che sorge spontanea: “Ma cosa devo scrivere se nell’annuncio ho già messo tutto?”
Tranquillo, non sei l’unico. In realtà, la richiesta di maggiori informazioni è molto più che una domanda generica: è un segnale di interesse, un invito ad approfondire. Per un acquirente che si trova magari a migliaia di chilometri di distanza, leggere un annuncio non basta. Ha bisogno di dettagli, di contesto, di rassicurazioni.
Ecco perché saper rispondere in modo efficace fa davvero la differenza.
Entra più nel dettaglio
Un annuncio, per quanto ben fatto, non potrà mai raccontare tutto.
Quando un acquirente ti chiede maggiori informazioni, quello che vuole è una visione più ampia e personale:
- Come sono distribuite le stanze e quali affacci hanno?
- Che tipo di finiture ci sono, e in che condizioni si trovano gli impianti?
- Che tipo di stile di vita può offrire quella casa?
Questi aspetti spesso non emergono nelle inserzioni standard, ma sono proprio quelli che aiutano l’acquirente a immaginarsi dentro l’immobile.
Racconta la zona
Per chi vive all’estero, il contesto è quasi più importante della casa stessa.
Un cliente che ti chiede maggiori informazioni vuole sapere se lì potrà sentirsi a casa. Raccontagli il quartiere: servizi vicini, trasporti, scuole, ospedali, centri commerciali, qualità del clima, comunità internazionale presente. Più dettagli concreti offri, più sarà facile per lui immaginarsi la vita quotidiana in quella zona.
Anticipa dubbi legali e fiscali
Gli acquirenti stranieri hanno quasi sempre la stessa preoccupazione: “Ma quanto mi costerà davvero?”
Ecco perché, quando rispondi, includi maggiori informazioni anche su questo punto. Spiega con chiarezza spese condominiali, tasse locali come IMU o TARI, costi notarili, eventuali pratiche burocratiche.
Non serve scendere nei tecnicismi, ma fornire un quadro realistico li aiuterà a sentirsi sicuri e a non avere brutte sorprese.
Usa le esperienze di chi ce l’ha già fatta
Un altro modo semplice per arricchire la tua risposta è condividere testimonianze di altri clienti stranieri che hanno comprato in Italia. Raccontare una storia vera — magari una coppia che da Londra ha trovato la casa dei sogni in Toscana — vale più di mille brochure.
Sono proprio queste maggiori informazioni “umane” a creare fiducia.
Aggiungi foto e materiali extra
Le immagini parlano più di tante parole. Invia qualche foto non presente nell’annuncio: il cortile, la vista dalla finestra, l’ingresso, il quartiere circostante. Ancora meglio se hai un video tour o una planimetria dettagliata. Ricorda: chi è lontano ha bisogno di vedere il più possibile. Ogni contenuto extra è percepito come una preziosa informazione in più.
Guida la conversazione con domande
Infine, non limitarti a rispondere. Approfitta della richiesta di maggiori informazioni per porre tu delle domande:
- Vuole acquistare per viverci, come seconda casa o come investimento?
- Qual è il suo budget di riferimento?
- Quali sono i tempi previsti per la decisione?
Così non solo mostrerai professionalità, ma otterrai anche indizi utili per capire come personalizzare meglio la tua offerta.
La prossima volta che riceverai la classica mail con scritto “Vorrei maggiori informazioni”, non pensare di aver già detto tutto nell’annuncio. Considerala invece come un’opportunità: è il segnale che l’acquirente è interessato e che aspetta proprio te per sentirsi rassicurato e guidato.
Con qualche dettaglio in più, un racconto più ricco e una comunicazione proattiva, trasformerai una semplice richiesta generica in un primo passo verso una trattativa vera.