Svincolarsi sempre più dall’ormai superato concetto di “luogo di lavoro asfittico” per poter approdare a una concezione più creativa e dinamica. L’obiettivo di Gate-away.com è il benessere aziendale.
Un percorso iniziato già da tempo, con la flessibilità dell’orario e l’introduzione del telelavoro quando necessario. Oggi l’azienda si avvale di una nuova figura: lo Chief Happiness Officer.
Chi è il Chief Happiness Officer?
Annalisa Angellotti, Communications & CSR Manager di Gate-away.com, è una delle prime Chief Happiness Officer (Cho) in Italia. Il “Manager della felicità” ormai da qualche anno ha fatto la sua comparsa in diverse aziende negli USA e comincia a essere richiesto anche dalle aziende italiane.
Questa nuova figura nasce per sviluppare un grado di benessere aziendale più elevato. Sono molti i lavoratori che vivono il proprio lavoro tra orari di lavoro infiniti, stress, poca soddisfazione, compiti privi di stimoli e scarsa produttività.
L’attestato di Cho ha permesso ad Annalisa Angellotti di creare in Gate-away.com un percorso per aumentare il benessere lavorativo e di rendere ancora più sottile il confine tra lavoratore e dirigente.
Benessere aziendale: il “Manifesto del gioco” diventa parte integrante del lavoro di Gate-away.com
Si può lavorare giocando? Sì, perché il gioco è una cosa seria. È un’abitudine in grado di trasformare anche gli ambienti più ostili, diffondendo leggerezza nelle organizzazioni, per migliorare motivazione, la cooperazione e la creatività. Il gioco è un bisogno biologico innato purtroppo spesso accantonato nell’età adulta, quando invece occorrerebbe continuare a nutrirlo integrandolo nelle politiche di innovazione sociale.
Per questo il team di Gate-away.com nel 2022 ha iniziato un percorso con la dottoressa Lucia Berdini, Play Coach & World Laughter Ambassador, tra le ideatrici del “Manifesto del gioco” che ha come missione quella di creare una massa critica di persone consapevoli che la società, per essere in salute e generativa, ha bisogno di includere la Cultura del Gioco nei processi istituzionali, organizzativi ed educativi.
“Sono davvero felice e onorata di fare questo viaggio nel potere del Gioco con Gate-away.com – commenta la Berdini – la prima azienda in Italia che sta effettivamente formando i propri dipendenti per includere divertimento e leggerezza all’interno delle proprie ore lavorative. In collaborazione con l’IIPO (Italian Institute for Positive Organization) stiamo facendo una transizione verso il modello delle ORG+ e prototipando, passo dopo passo, il cambiamento in atto, perché sempre più aziende possano abbracciare l’idea che il Gioco è una tecnologia sociale in cui ogni manager ed HR dovrebbe essere competente, essendo una delle variabili della Felicità!”
Il benessere dei dipendenti: utopia o realtà concreta? E come incide sul profitto aziendale?
Troppo spesso ci si scorda di quanto sia importante investire su soft skills, leadership emotiva e sull’empatia che permette di entrare in contatto con l’altro. Quando l’azienda dimentica questo, non sta davvero realizzando un profitto. Il profitto non è altro che il frutto del benessere aziendale, che viene monitorato per donare un senso di appartenenza al lavoratore.
Bisogna dare ai dipendenti una voce e far in modo che i valori aziendali siano riconosciuti e apprezzati. Quando un’azienda come Gate-away.com è in grado di rispettare la brand promise, e non solo il target di riferimento, gli stessi dipendenti diventano fautori di quella vision.