In un mercato del lavoro sempre più complesso, alcune aziende stanno scoprendo il valore della consapevolezza aziendale come leva strategica per il benessere interno e la performance. È questo il caso di Gate-away.com, che ha intrapreso un percorso di trasformazione profonda grazie alla visione di Annalisa Angellotti, cofondatrice dell’azienda e Chief Happiness Officer (CHO).
Da un’intuizione personale a un progetto strutturato
Il punto di partenza è stato personale: Annalisa, forte della sua formazione e sensibilità verso il benessere delle persone, ha iniziato a introdurre in azienda iniziative orientate alla qualità della vita lavorativa. Tuttavia, con il tempo, è emerso un limite: le attività erano valide ma prive di un filo conduttore, mancava una visione condivisa e strutturata.

Questo ha portato a una riflessione: “Io e i miei soci ci siamo chiesti se quello che avevamo fatto avesse davvero portato dei risultati, e ci siamo resi conto che serviva qualcosa di più: un progetto organizzato”, racconta Annalisa.
Il punto di svolta: l’ingresso in azienda di una figura professionale
Per rendere questo cambiamento concreto, l’azienda ha deciso di coinvolgere Maria Luisa Aniello, psicologa con esperienza in ambito organizzativo. Il suo contributo ha permesso di dare forma a un percorso più sistemico, basato su un piano d’azione con obiettivi chiari, una visione condivisa e scadenze definite.
Grazie a questo approccio, la consapevolezza aziendale è diventata il principio guida del progetto, che ha come scopo aiutare i team a comprendere il senso delle azioni e il loro impatto sul benessere collettivo.
Progetto di benessere per il 2025: parola chiave, consapevoleza
Le azioni in corso fino a dicembre 2025 sono molteplici e ben coordinate:
- Raccolta e analisi dei dati tramite questionari e colloqui individuali;
- Lavori di team senza la presenza dei manager, per stimolare la libera espressione;
- Formazione sulle soft skills;
- Facilitazione aziendale per valorizzare i punti di forza e gestire le criticità (nei team, fra i team);
- Monitoraggio continuo per misurare l’efficacia delle azioni;
- Spazio di ascolto e counseling aziendale, per accogliere anche gli aspetti personali che influenzano la vita lavorativa.
Tutti questi interventi sono pensati per rafforzare la consapevolezza aziendale, favorendo un ambiente dove le persone si sentano riconosciute, ascoltate e motivate.
Welfare inclusivo e sostenibile
Un altro passo importante è stato l’introduzione di una piattaforma di welfare aziendale, accessibile a tutti con un tetto massimo di 1000 euro. Ogni collaboratore può decidere come utilizzare questo benefit in base ai propri bisogni, in modo libero e responsabile.
Questa scelta rispecchia pienamente il valore della consapevolezza aziendale: dare fiducia alle persone, sostenere il loro sviluppo e creare un sistema equo e trasparente.
I risultati: più consapevolezza, più motivazione
Uno degli aspetti più sorprendenti è stato il coinvolgimento spontaneo del team. Le persone hanno risposto con entusiasmo, contribuendo con idee, feedback e partecipazione attiva. Anche nei momenti di difficoltà, come una recente sfida affrontata dal team commerciale, la presenza di un progetto condiviso ha evitato cali di motivazione e ha portato addirittura a un miglioramento delle performance.
Per Annalisa, questo è stato il segnale più gratificante: “Vedere i messaggi che mi arrivano, la partecipazione, la crescita delle persone… tutto questo dimostra che stiamo andando nella direzione giusta.”
Una cultura aziendale che mette al centro la persona
Secondo la psicologa Maria Luisa Aniello, percorsi di questo tipo aiutano a ridurre l’assenteismo, migliorano il clima interno e aumentano il senso di appartenenza. Le persone si sentono riconosciute nelle proprie competenze, più proattive e coinvolte. Il risultato è un’azienda più resiliente, capace di affrontare il cambiamento senza perdere la propria umanità.
Grazie a un lavoro di facilitazione, è possibile prevenire conflitti, migliorare le relazioni tra colleghi e promuovere la collaborazione, anche attraverso un’analisi continua delle procedure e dei processi organizzativi.
La consapevolezza aziendale come leva strategica
Il percorso avviato da Gate-away.com dimostra che la consapevolezza aziendale non è solo un valore etico, ma una vera e propria strategia di crescita. Un’azienda consapevole è un’azienda più sana, più produttiva, e soprattutto più umana.