Italia, luogo sicuro per comprare una seconda casa

28 APR 2017
Italia

Parola di stranieri che vogliono acquistare un immobile e di chi in centro Italia l’ha già comprato.

Agli occhi degli stranieri l’Italia è un posto sicuro per comprare casa: lo attesta il 95% di utenti stranieri che hanno partecipato all’indagine condotta da Gate-away.com, il portale immobiliare per acquirenti esteri in cerca di una casa in Italia, indagine incentrata sul rischio sismico.
Dopo gli eventi legati al terremoto, è legittimo chiedersi se l’intero paese sia ancora considerato all’estero come luogo ideale per investire e comprare un immobile. Soprattutto nelle zone del centro direttamente coinvolte.
“La domanda generale di immobili italiani anche nel primo trimestre del 2017 è in crescita - commenta Simone Rossi, direttore generale di Gate-away.com - e il dato confortante è che le richieste arrivano anche per il centro Italia. Nel primo trimestre di quest’anno, anche l’Abruzzo è in crescita e occupa il settimo posto della classifica delle regioni preferite dai nostri utenti stranieri in cerca della casa ideale: ad essere interessati sono soprattutto americani, inglesi e canadesi - prosegue il direttore generale di Gate-away.com - seguiti da tedeschi e belgi. Richiedono soprattutto case singole (oltre l’88%) e la provincia più richiesta fra quelle abruzzesi è quella di Chieti, seguita da L’Aquila, Pescara e Teramo. Da notare che L’Aquila è in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e che Chieti ha conquistato il quinto posto della classifica generale di preferenza che monitora le richieste rispetto a tutte le province italiane”.
Riallacciandosi all’indagine condotta da Gate-away.com rivolta ai potenziali acquirenti stranieri, risulta utile per il mercato immobiliare locale sapere che il rischio sismico non distoglie il 63% degli intervistati nel ricercare la casa ideale in Abruzzo, Marche, Umbria o Lazio.
Le risposte evidenziano la propensione verso aree della stessa regione ritenute più sicure (43%) e la non considerazione del terremoto o di altri fenomeni naturali come motivazioni tali da far cambiare regione ai potenziali compratori (34%). Un buon 33% ritiene che soluzioni antisismiche impiegate nella ristrutturazioni siano fondamentali per la prevenzione del rischio. Soprattutto, chiedendo cosa avrebbe potuto dissuadere gli utenti di Gate-away.com dall’acquistare un immobile in Italia, il 45% degli intervistati risponde che niente può trattenerli: la decisione è già stata presa.
Curiosamente la burocrazia potrebbe essere un pensiero più pressante (37%) rispetto proprio al rischio sismico (14%).
“Il nostro sondaggio - spiega Simone Rossi - aveva lo scopo di capire l’atteggiamento degli utenti esteri nei confronti dell’Italia e della ricerca di una casa ideale. Il campione intervistato di oltre 700 utenti è rappresentativo della forte attrazione per l’Italia nonostante tutto. Anche le testimonianze raccolte di chi ha già comprato fanno comprendere questa affezione”.
Ecco l’esperienza di una coppia di americani, Rachael e Tom dal Michigan che hanno scelto il centro Italia acquistando una casa a Montefranco, in Umbria.
“Se qualcuno sta cercando casa nelle regioni del centro Italia colpite dal terremoto o in altre aree che potrebbero essere a rischio, sicuramente sarà preoccupato ed è normale! Ma anche negli Stati Uniti, da dove veniamo noi, esistono i terremoti. Eppure molte persone ci vivono ancora e lì si trasferiscono. In qualsiasi parte del mondo ci sarà sempre la possibilità di qualche rischio o calamità naturale. Perciò quello che ci sentiamo di dire è questo: non lasciate che questo aspetto si frapponga tra voi e i vostri sogni. Il terremoto preoccupa anche noi, nel senso che ci auguriamo che tutti siano sempre sani e salvi. Basandoci sulla nostra esperienza in Italia fatta fino ad ora, possiamo affermare che avremmo comunque comprato casa in questa zona nonostante i recenti terremoti”.
Per chiudere un’altra buona notizia. La ripresa del territorio colpito dal sisma è un obiettivo condiviso oltre confine: la consapevolezza che l’Italia viva anche di turismo non è solo appannaggio di noi italiani e ben l’87% degli intervistati stranieri visiterebbe come turista il centro Italia nei prossimi dodici mesi per sostenere l’economia locale.