Gate-away.com, smart working strutturale da settembre scorso

6 MAR 2020
Italia

Sono giorni di “genitorialità multitasking” per molti italiani, questi legati alle ordinanze e
decreti ministeriali per fronteggiare il rischio di contagio dal coronavirus. Lavorare ed
essere genitori, con tutte le scuole chiuse, è diventato abbastanza complicato in questo
periodo. Lo sa bene Annalisa Angellotti, madre di due bambini e vice general manager di
Gate-away.com.
Per questo motivo nell’azienda che guida sono state predisposte delle misure a sostegno
di chi ha dei figli e non sa a chi lasciarli. Misure che valgono sia per le mamme sia per i
papà e che riguardano la flessibilità dell’orario di lavoro e la possibilità del telelavoro.
“Se devo essere sincera l’emergenza coronavirus non ci ha colti impreparati – sottolinea
l’Angellotti – Non si arriva allo smart working da un giorno all’altro. Alcune aziende inglesi
che conosciamo stanno facendo delle prove di telelavoro per essere pronti in caso si
diffonda anche lì il covid- 19. Da Gate-away.com è da più di un anno stiamo lavorando per
rendere il lavoro più smart. Penso che innanzitutto occorra aver instaurato nel tempo un
rapporto di reciproca fiducia con i collaboratori. Dopo aver ascoltato le loro esigente
abbiamo cominciato a introdurre la flessibilità di orario in entrata uscita, della pausa
pranzo e anche la possibilità di portarsi i figli a lavoro in caso di emergenza. Da questo
settembre in poi, le politiche di smart working sono divenuta strutturali”.
Un account manager dell’azienda, dopo i 5 mesi di maternità ha deciso di usufruire della
possibilità di lavorare da casa per tre mesi e le sono stati forniti il pc e l’accesso ai
programmi fondamentali per il suo lavoro. In questo momento, con il coronavirus, in molti
collaboratori lavorano da casa, garantendo sempre la solita professionalità e non
dovendosi preoccupare a chi lasciare i figli.
“Inoltre – continua Annalisa – vorrei sottolineare che qui da Gate-away.com il tasso di
nascite è davvero elevato. Attualmente, per esempio, ci sono 3 maternità in corso e altri
tre collaboratori aspettano un figlio. Siamo in netta controtendenza rispetto all’Italia
(sorride, ndr). La famiglia Gate-away.com, così ormai ci definiamo, cresce di anno in anno
e senza creare particolari problemi sia alle aspirazioni di chi lavora per noi sia al profitto.
Proprio grazie alle misure che abbiamo attivato per andare incontro ai dipendenti”.