Comprare una casa a distanza, senza presenziare al rogito è possibile, per procura.

In questo momento particolare, in cui è difficile viaggiare a causa dell’emergenza sanitaria mondiale, è comunque possibile, per gli stranieri, avviare e concludere delle trattative immobiliari. Grazie a un atto con cui un soggetto (l’acquirente) autorizza un altro soggetto di sua fiducia, a compiere uno specifico atto giuridico nel suo interesse. Le procure possono di due tipi: generali o speciali.

  • Procura generale: È un atto in cui l’interessato affida al rappresentante la gestione di tutti i suoi affari, sia presenti sia futuri. La procura generale è rilasciata a tempo indeterminato ed è efficace fino alla sua revoca;
  • Procura speciale: La procura speciale è invece l’atto con cui l’interessato affida al rappresentante la gestione di una parte specifica dei suoi affari. La procura speciale cessa di avere efficacia nel momento in cui l’incarico particolare, per il quale è stata rilasciata, si conclude.

Come si ottiene la procura?

Lo abbiamo chiesto all’avvocato Manlio Gervasi, specializzato in transazioni immobiliari fra soggetti stranieri: “La procedura è rilasciata dal Paese in cui l’acquirente straniero risiede o si trova e può variare da Stato a Stato”.

Per l’avvocato, la procura è un atto fondamentale in questo periodo. Infatti è comunque un bene conoscerne la procedura. Uno straniero che vuole acquistare un immobile a distanza ha bisogno di una persona di fiducia, di un rappresentante legale italiano, che gestisca i rapporti per suo conto.

“Normalmente assistiamo i clienti durante l’intero processo – spiega Gervasi – Dal primo confronto telefonico per comprendere le loro esigenze, alla scelta della procedura corretta per il Paese del richiedente, all’emissione dell’atto di procura internazionale (nella lingua del richiedente) in cui sono riportate le informazioni sui dati catastali dell’immobile e l’identificazione dei proprietari”.

“Inoltre – continua Gervasi – l’atto, redatto della lingua del richiedente, va poi inviato via email ai clienti, a cui si richiede di prendere contatti con notai o uffici pubblici all’estero. Iter, anche questo, che si diversifica in ogni Paese, per il numero di passaggi. Una volta completata la procedura all’estero, riceviamo tramite corriere la Procura con le firme in originale”.

“Poi – conclude l’avvocato – si effettuano la traduzione in italiano e i passaggi necessari per dare all’atto un’efficacia giuridica. Come già detto, l’intera procedura cambia per ogni Paese e le tempistiche variano in considerazione degli uffici pubblici coinvolti. Può richiedere da 2/4 settimane fino a 4/6 settimane”.

Molte agenzie immobiliari stanno già beneficiando di questa possibilità: “In questo periodo la situazione è sorprendente – ci spiega Claudia Alfano della Alfano Real Estate di Arpino (Roma) – abbiamo addirittura incrementato gli affari con il mercato estero. Questo è un buon momento per chi ha da investire cifre interessanti. A ottobre abbiamo chiuso 6 trattative, a novembre 2 e 3 sono in essere. Perlopiù si tratta di acquirenti svedesi, olandesi, inglesi e canadesi”.

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