Italia, luogo sicuro per comprare una seconda casa

28 APR 2017
Italia

Nel primo trimestre cresce la domanda. Su anche il Lazio Frosinone e Roma le province laziali più richieste su Gate-away.com.

Agli occhi degli stranieri l’Italia è un posto sicuro per comprare casa: lo attesta il 95% di utenti stranieri che hanno partecipato all’indagine condotta da Gate-away.com , il portale immobiliare per acquirenti esteri in cerca di una casa in Italia, indagine incentrata sul rischio sismico .
Dopo gli eventi legati al terremoto, è legittimo chiedersi se l’intero paese sia ancora considerato all’estero come luogo ideale per investire e comprare un immobile. Soprattutto nelle zone del centro direttamente coinvolte.
“La domanda generale di immobili italiani anche nel primo trimestre del 2017 è in crescita - commenta Simone Rossi, direttore generale di Gate-away.com - e il dato confortante è che le richieste arrivano anche per il centro Italia. Nel primo trimestre di quest’anno, il Lazio occupa l’undicesimo posto della classifica delle regioni preferite dai nostri utenti stranieri in cerca della casa ideale e le richieste sono in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ad essere interessati sono soprattutto americani, inglesi e tedeschi - prosegue il direttore generale di Gate-away.com - che richiedono case singole (53,64%), ma anche appartamenti (46,36%). Nella classifica delle province laziali più richieste all’estero , Roma e Frosinone sono a pari merito. Seguono Viterbo, Latina e Rieti. Ci tengo a sottolineare che Rieti, rispetto allo scorso anno, ha registrato nei primi tre mesi una crescita di oltre l’8 %”.
A questo proposito, riallacciandosi all’indagine condotta da Gate-away.com rivolta ai potenziali acquirenti stranieri, risulta utile per il mercato immobiliare locale sapere che il rischio sismico non distoglie il 63% degli intervistati nel ricercare la casa ideale in Abruzzo, Marche, Umbria o Lazio.
Le risposte evidenziano la propensione verso aree della stessa regione ritenute più sicure (43%) e la non considerazione del terremoto o di altri fenomeni naturali come motivazioni tali da far cambiare regione ai potenziali compratori (34%). Un buon 33% ritiene che soluzioni antisismiche impiegate nella ristrutturazioni siano fondamentali per la prevenzione del rischio. Soprattutto, chiedendo cosa avrebbe potuto dissuadere gli utenti di Gate-away.com dall’acquistare un immobile in Italia, il 45% degli intervistati risponde che niente può trattenerli: la decisione è già stata presa. Curiosamente la burocrazia potrebbe essere un pensiero più pressante (37%) rispetto proprio al rischio sismico (14%).
“Il nostro sondaggio - spiega Simone Rossi - aveva lo scopo di capire l’atteggiamento degli utenti esteri nei confronti dell’Italia e della ricerca di una casa ideale. Il campione intervistato di oltre 700 utenti è rappresentativo della forte attrazione per l’Italia nonostante tutto. Anche le testimonianze raccolte di chi ha già comprato fanno comprendere questa affezione”.
Ecco la testimonianza di un’acquirente americana, Sonseere dal Minnesota , che ha scelto una zona ad alto rischio sismico, Arpino in provincia di Frosinone, ritenendo che gli interventi di ristrutturazione o messa in sicurezza siano una ragione sufficiente per procedere con l’acquisto di un immobile.
“Nei giorni seguenti al terremoto - racconta Sonseere - ho iniziato a chiedere in giro, ad informarmi sulle case antiche nei centri storici e su come sono costruite quelle più recenti.
Proprio in quei mesi ero alla ricerca della mia casa dei sogni in Italia. A quanto pare alcune abitazioni molto antiche che risalgono addirittura all'epoca romana sono state edificate con massi molto grossi e progettate al preciso scopo di resistere ai terremoti. E quindi tali abitazioni sarebbero più stabili e sicure. La maggior parte delle case che si trovano nel piccolo borgo di Arpino, dove vivo ora e dove alla fine ho comprato casa, sono costruite proprio così. Infatti il paese ha subito dei danni, ma niente di grave. Lo stesso antico palazzo in cui si trova il mio appartamento negli anni '80 è stato anche rafforzato con le catene.
Sapere che è stato reso più stabile e sicuro mi dà maggiore sicurezza nel caso in cui dovesse esserci un'altra scossa”.
E per chiudere un’altra buona notizia. La ripresa del territorio colpito dal sisma è un obiettivo condiviso oltre confine: la consapevolezza che l’Italia viva anche di turismo non è solo appannaggio di noi italiani e ben l’87% degli intervistati stranieri visiterebbe come turista il centro Italia nei prossimi dodici mesi per sostenere l’economia locale.