La Lombardia raddoppia, cresce la richiesta di immobili dall’estero

15 MAY 2017
Italia

La regione prima nella classifica di preferenza, Como al top delle province più richieste su Gate-away.com. Tedeschi, americani e inglesi i più attivi. Richieste dal Qatar.

Periodo positivo per il mercato immobiliare della Lombardia e le richieste che arrivano dall’estero.
Secondo i dati del report Gate-away.com - il portale immobiliare rivolto esclusivamente agli acquirenti esteri - nei primi tre mesi dell’anno la Lombardia conferma il trend di crescita sostenuto che aveva registrato l’anno passato e lo migliora, anzi lo raddoppia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La regione si attesta al primo posto della classifica intercettando il 15,2% delle richieste, davanti a Toscana (13,27%) e Liguria (13,23%). Puglia (11,61%) e Sardegna (6,99%) chiudono la top five delle regioni più richieste nel primo trimestre.
“La propensione dei nostri utenti esteri nel ricercare un immobile in Lombardia - spiega Simone Rossi, direttore generale di Gate-away.com - sicuramente è influenzata da molti fattori: oltre alle attrattive legate al made in Italy della moda e del lusso, un fascino particolare viene esercitato dall’area dei laghi in particolare quello di Como, la cui provincia è prima nella nostra classifica generale che mette a confronto tutte le province italiane rispetto alle richieste estere in arrivo su Gate-away.com”.
Dando uno sguardo alle dinamiche interne al mercato immobiliare regionale e alle richieste estere, la provincia di Como è sempre in prima posizione nella classifica stilata da Gate-away.com, seguita da quella di Brescia, Bergamo, Lecco, Milano e Varese. Le province di Sondrio, Pavia, Cremona, Monza e Brianza completano l’elenco insieme a quelle di Lodi e Mantova.
Da quali paesi stranieri arriva la maggioranza delle richieste per immobili in Lombardia?
La Germania rimane la prima fonte di richieste totalizzando il 29,56%, in compagnia degli Stati Uniti (13,63%) e del Regno Unito (9,47%). L’Olanda rappresenta il 5,49% delle domande di immobili e la Svizzera il 4,78%. New entry al sesto posto del Qatar (4,34%), seguito da Australia e Sudafrica entrambe al 3,89%, da Canada (3,36%) e Svezia (2,92%).
“La Lombardia si caratterizza per la consistente richiesta di immobili con budget che partono dai 500mila fino al milione di euro - commenta il direttore generale di Gate-away.com - e sono quasi il 9%, mentre quelli che superano il milione sono oltre il 18%. Ovviamente quello del lusso e delle dimore di pregio è un segmento importante per la Lombardia e per l’area dei laghi. Ma come sanno bene gli stranieri, l’Italia può offrire un mercato immobiliare differenziato e alla portata di tutte le tasche: gli acquirenti esteri ricercano in Lombardia anche immobili da budget più contenuti. Le richieste per immobili fino a 250mila euro - conclude Simone Rossi - sono oltre il 52% e quindi agenti immobiliari o privati che vogliono vendere casa e puntare sulla domanda estera hanno grandi opportunità, al di là del prezzo di vendita dell’immobile”.
Nella prima parte dell’anno Gate-away.com ha condotto un’indagine incentrata sul rischio sismico rivolta ai potenziali acquirenti stranieri. Dopo gli eventi legati al terremoto, è legittimo chiedersi se l’intero paese sia ancora considerato all’estero come luogo ideale per investire e comprare un immobile.
Agli occhi degli stranieri l’Italia è un posto sicuro per comprare casa: lo attesta il 95% di utenti esteri che hanno partecipato all’indagine. Risulta utile per il mercato immobiliare locale sapere che il terremoto o altri fenomeni naturali non sono considerati come motivazioni determinanti nel rinunciare all’acquisto (34%); un buon 33% ritiene che soluzioni antisismiche impiegate nella ristrutturazioni siano fondamentali per la prevenzione del rischio. Soprattutto, avendo chiesto cosa possa far rinunciare all’acquisto di un immobile in Italia, il 45% degli intervistati risponde che niente può trattenerli: la decisione è già stata presa. Curiosamente la burocrazia potrebbe essere un pensiero più pressante (37%) rispetto proprio al rischio sismico (14%).
“Il nostro sondaggio - spiega Simone Rossi - aveva lo scopo di capire l’atteggiamento degli utenti esteri nei confronti dell’Italia e della ricerca di una casa ideale. Il campione intervistato di oltre 700 utenti è rappresentativo della forte attrazione per l’Italia nonostante tutto. Anche le testimonianze raccolte di chi ha già comprato fanno comprendere questa affezione”.
Ecco l’esperienza di una coppia di americani, Rachael e Tom dal Michigan che hanno scelto il centro Italia acquistando una casa in Umbria, nonostante gli eventi legati al sisma. La loro testimonianza è incoraggiante per chiunque in Italia abbia un immobile da vendere e vuole puntare sul mercato estero, agenti immobiliari o privati, in particolare per la Liguria che è una fra le regioni preferite dagli acquirenti internazionali.
“Se qualcuno sta cercando casa nelle regioni del centro Italia colpite dal terremoto o in altre aree che potrebbero essere a rischio, sicuramente sarà preoccupato ed è normale! Ma anche negli Stati Uniti, da dove veniamo noi, esistono i terremoti. Eppure molte persone ci vivono ancora e lì si trasferiscono.
In qualsiasi parte del mondo ci sarà sempre la possibilità di qualche rischio o calamità naturale.
Perciò quello che ci sentiamo di dire è questo: non lasciate che questo aspetto si frapponga tra voi e i vostri sogni. Basandoci sulla nostra esperienza in Italia fatta fino ad ora, possiamo affermare che avremmo comunque comprato casa”.