Italia, luogo sicuro per comprare una seconda casa

3 MAY 2017
Italia

Parola di stranieri che vogliono acquistare un immobile e di chi l’ha già comprato in Umbria.

Agli occhi degli stranieri l’Italia è un posto sicuro per comprare casa: lo attesta il 95% di utenti stranieri che hanno partecipato all’indagine condotta da Gate-away.com, il portale immobiliare per acquirenti esteri in cerca di una casa in Italia, indagine incentrata sul rischio sismico.
Dopo gli eventi legati al terremoto, è legittimo chiedersi se l’intero paese sia ancora considerato all’estero come luogo ideale per investire e comprare un immobile. Soprattutto nelle zone del centro direttamente coinvolte.
“La domanda generale di immobili italiani anche nel primo trimestre del 2017 è in crescita - commenta Simone Rossi, direttore generale di Gate-away.com - e il dato confortante è che le richieste arrivano anche per il centro Italia. Nel primo trimestre di quest’anno, l’Umbria occupa il nono posto della classifica delle regioni preferite dai nostri utenti stranieri in cerca della casa ideale: ad essere interessati sono soprattutto americani, inglesi e tedeschi - prosegue il direttore generale di Gate-away.com - seguiti da australiani e francesi. Richiedono soprattutto case singole (oltre l’80%) e la provincia di Perugia sembra raccogliere più consensi, ma è un dato in linea con quello rilevato nel primo trimestre del 2016”.
Riallacciandosi all’indagine condotta da Gate-away.com rivolta ai potenziali acquirenti stranieri, risulta utile per il mercato immobiliare locale sapere che il rischio sismico non distoglie il 63% degli intervistati nel ricercare la casa ideale in Abruzzo, Marche, Umbria o Lazio.
Le risposte evidenziano la propensione verso aree della stessa regione ritenute più sicure (43%) e la non considerazione del terremoto o di altri fenomeni naturali come motivazioni tali da far cambiare regione ai potenziali compratori (34%). Un buon 33% ritiene che soluzioni antisismiche impiegate nella ristrutturazioni siano fondamentali per la prevenzione del rischio. Soprattutto, chiedendo cosa avrebbe potuto dissuadere gli utenti di Gate-away.com dall’acquistare un immobile in Italia, il 45% degli intervistati risponde che niente può trattenerli: la decisione è già stata presa.
Curiosamente la burocrazia potrebbe essere un pensiero più pressante (37%) rispetto proprio al rischio sismico (14%).
“Il nostro sondaggio - spiega Simone Rossi - aveva lo scopo di capire l’atteggiamento degli utenti esteri nei confronti dell’Italia e della ricerca di una casa ideale. Il campione intervistato di oltre 700 utenti è rappresentativo della forte attrazione per l’Italia nonostante tutto. Anche le testimonianze raccolte di chi ha già comprato fanno comprendere questa affezione”.
Ecco l’esperienza di una coppia di americani, Rachael e Tom dal Michigan che hanno scelto la provincia di Terni e hanno comprato una casa a Montefranco.
“Se qualcuno sta cercando casa nelle regioni del centro Italia colpite dal terremoto o in altre aree che potrebbero essere a rischio, sicuramente sarà preoccupato ed è normale! Ma anche negli Stati Uniti, da dove veniamo noi, esistono i terremoti. Eppure molte persone ci vivono ancora e lì si trasferiscono. In qualsiasi parte del mondo ci sarà sempre la possibilità di qualche rischio o calamità naturale. Perciò quello che ci sentiamo di dire è questo: non lasciate che questo aspetto si frapponga tra voi e i vostri sogni. Il terremoto preoccupa anche noi, nel senso che ci auguriamo che tutti siano sempre sani e salvi. Basandoci sulla nostra esperienza in Italia fatta fino ad ora, possiamo affermare che avremmo comunque comprato casa in questa zona nonostante i recenti terremoti. L’Umbria è una regione magnifica nella quale vivere!” Per chiudere un’altra buona notizia. La ripresa del territorio colpito dal sisma è un obiettivo condiviso oltre confine: la consapevolezza che l’Italia viva anche di turismo non è solo appannaggio di noi italiani e ben l’87% degli intervistati stranieri visiterebbe come turista il centro Italia nei prossimi dodici mesi per sostenere l’economia locale.