Per chi vuole vendere un immobile e cogliere l’opportunità del mercato estero, è legittimo chiedersi se l’Italia sia considerata all’estero come luogo ideale per una seconda casa nonostante gli eventi legati al terremoto.
La buona notizia è che il nostro Paese viene percepito come sicuro: lo attesta il 95% di utenti stranieri che hanno partecipato all’indagine condotta da Gate-away.com proprio sul tema del rischio sismico. La domanda generale di immobili italiani sul portale online è in crescita – altra buona notizia per agenzie immobiliari e privati che hanno casa da vendere – e le richieste arrivano anche per il centro Italia, direttamente coinvolto.

Il rischio sismico non distoglie il 63% degli intervistati che continua la sua ricerca della casa ideale in Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria. Le risposte evidenziano la propensione verso aree della stessa regione ritenute più sicure (43%) e la non considerazione del terremoto o di altri fenomeni naturali come motivazioni tali da far cambiare regione ai potenziali compratori (34%). Un buon 33% ritiene che soluzioni antisismiche impiegate nella ristrutturazioni siano fondamentali per la prevenzione del rischio.
Soprattutto, chiedendo cosa avrebbe potuto dissuadere gli utenti di Gate-away.com dall’acquistare un immobile in Italia, il 45% degli intervistati risponde che niente può trattenerli: la decisione è già stata presa. Curiosamente la burocrazia potrebbe essere un pensiero più pressante (37%) rispetto proprio al rischio sismico (14%).

La ripresa del territorio colpito dal sisma è un obiettivo condiviso anche oltre confine.
La consapevolezza che l’Italia viva anche di turismo non è solo appannaggio di noi italiani: ben l’87% degli intervistati stranieri visiterebbe come turista il centro Italia nei prossimi dodici mesi per sostenere l’economia locale.

E cosa pensano gli stranieri che una casa l’hanno già comprata?

Dopo quella di Rob e Corine, olandesi che hanno scelto le Marche, ecco la testimonianza di acquirenti americani: Sonseere dal Minnesota ha scelto Arpino nel Lazio mentre Rachael e Tom del Michigan hanno comprato casa a Montefranco, in Umbria.

Sonseere

“Nei giorni seguenti al terremoto ho iniziato a chiedere in giro, ad informarmi sulle case antiche nei centri storici e su come sono costruite quelle più recenti. Proprio in quei mesi ero alla ricerca della mia casa dei sogni in Italia. A quanto pare alcune abitazioni molto antiche che risalgono addirittura all’epoca romana sono state edificate con massi molto grossi  e progettate al preciso scopo di resistere ai terremoti. E quindi tali abitazioni sarebbero più stabili e sicure. La maggior parte delle case che si trovano nel piccolo borgo di Arpino, dove vivo ora e dove alla fine ho comprato casa, sono costruite proprio così. Infatti il paese ha subito dei danni, ma niente di grave. Lo stesso antico palazzo in cui si trova il mio appartamento negli anni ’80 è stato anche rafforzato con le catene. Sapere che è stato reso più stabile e sicuro mi dà maggiore sicurezza nel caso in cui dovesse esserci un’altra scossa”.
Sonseere

Rachael e Tom

“Se qualcuno sta cercando casa nelle regioni del centro Italia colpite dal terremoto o in altre aree che potrebbero essere a rischio, sicuramente sarà preoccupato ed è normale! Ma anche negli Stati Uniti, da dove veniamo noi, esistono i terremoti. Eppure molte persone ci vivono ancora e lì si trasferiscono. In qualsiasi parte del mondo ci sarà sempre la possibilità di qualche rischio o calamità naturale. Perciò quello che ci sentiamo di dire è questo: non lasciate che questo aspetto si frapponga tra voi e i vostri sogni. Il terremoto preoccupa anche noi, nel senso che ci auguriamo che tutti siano sempre sani e salvi. Basandoci sulla nostra esperienza in Italia fatta fino ad ora, possiamo affermare che avremmo comunque comprato casa in questa zona nonostante i recenti terremoti. L’Umbria è una regione magnifica nella quale vivere!”
Rachael e Tom

Se hai immobili da vendere, cogli l’opportunità del mercato estero: raggiungi subito gli acquirenti stranieri con Gate-away.com.